Giallo/mistero, Recensioni del Gatto in Libreria, Soprannaturale

CODEX CTHULHU, Uberto Ceretoli

Recensione di “Codex Cthulhu – Codename Kelpie”

Secondo volume della saga

Autore: Uberto Ceretoli

Casa editrice: Delrai Edizioni

Genere: mistero, soprannaturale

Pagine: 352

Prima pubblicazione: 2023

Titolo originale: Codex Cthulhu – Codename Kelpie

Gradimento personale: 3,5/5 ⭐️

“La figura ha una testa che sembra un polipo, e mani e piedi artigliati. È… è rivoltante. Sembra molliccia, sembra muoversi, sembra viva.” Privato delle forze da un terrore primitivo, il giornalista si inginocchiò e rimase inerme a fissare la stele.

“Non ne avevo mai vista una così grande, prima di oggi. È mostruosamente splendida” sussurrò Grande Orso. “Questa è l’immonda divinità che adoravano quei pazzi, è l’Essere. Si chiama Cthulhu, il Grande Antico, ed è colui che attende sognando il momento in cui ucciderà la morte.”

Codex Cthulhu, pag. 12

La particolarità di questo libro, come si sarà già notato, risiede nella doppia copertina: da un lato abbiamo il romanzo “Codex Cthulhu”, dall’altro il racconto “Codename Kelpie“. Due facce della medesima medaglia, di nome e di fatto: personaggi diversi affrontano mostri diversi in luoghi diversi… ma inconsapevolemente vincolati gli uni agli altri e destinati a incontrarsi nei volumi successivi.

Dopo aver letto e adorato il primo volume della serie, “Codex Innsmouth”, non vedevo l’ora di buttarmi a capofitto dentro una nuova lettura. Avevo aspettative altissime, e forse è stato per questo motivo che questo nuovo Codex non mi ha soddisfatta del tutto…

Non fraintendetemi, si è tratta di una lettura interessante, ma devo ammettere che ho sentito moltissimo la mancanza di personaggi come Bisonte Seduto, Buffalo Bill o Annie Oakley: i protagonisti che hanno reso magico e indimenticabile il primo volume. In “Codex Cthulhu”, purtroppo, non ho ritrovato personalità altrettanto carismatiche e capaci di sostituirsi al vuoto lasciato dai precedenti protagonisti.

Il racconto “Codename Kelpie” mi è piaciuto molto, a tratti non sono stata del tutto convinta da certe dinamiche, ma nel complesso sono rimasta affascinata sia dalla vicenda raccontata che dai nuovi personaggi (i cacciatori di Sua Maestà) che sono stati introdotti.

Il punto forte di questo romanzo… o meglio, il punto forte di ogni romanzo e ogni racconto di Ceretoli, è l’accurato e accattivamente mondo creato dalla penna dell’autore, capace di intrecciare la propria immaginazione con fatti storici realmente accaduti… e, ovviamente, aggiungendo una generosa quanto indispensabile dose di orrore e inquietudine.

Pur non essendo stato all’altezza delle aspettative, si è trattata di una lettura gradevole e rimango molto curiosa di vedere come evolveranno le varie vicende.


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