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PRINCIPESSE E MONONOKE, Yakumo Koizumi

Recensione di “Principesse e Mononoke. Storie di fantasmi giapponesi”


Autore: Patrick Lafcadio Hearn (naturalizzato giapponese col nome Yakumo Koizumi)

Casa editrice: Kappalab

Genere: raccolta di racconti, fantastico

Pagine: 128

Prima pubblicazione: 1903

Titolo originale: Kwaidan: Stories and Studies of Strange Things

Gradimento personale: 3,5/5 ⭐️

Il suono stridulo dei grilli e degli insetti-campana creava un tumulto musicale e il suono della vicina cascata si sentiva ancor più nella notte. A Kwairyo venne sete mentre ascoltava il rumore dell’acqua e, ricordandosi dell’acquedotto di bambù sul retro della casa, pensò che sarebbe potuto andare a bere senza disturbare gli abitanti della casa che dormivano. Con molta delicatezza fece scorrere le porte a pannello che separavano la sua stanza da quella principale e, alla luce della lanterna, vide cinque corpi distesi, senza testa.

Dal racconto “Rokuro Kubi”, pag. 46-47

Se cercate una storia che abbia per protagonista la Principessa Mononoke (figura incredibilmente affascinante dall’omonimo film della Ghibli), allora questo titolo ha tratto in inganno anche voi. Ebbene sì, di Mononoke non c’è un bel niente… però questo non significhi che non si tratta ugualmente di una lettura gradevole.

“Principesse e Mononoke” è una raccolta di fiabe frutto della cultura giapponese o cinese, che vedono come loro protagonisti degli spiriti: e qui risiede l’unico vago richiamo al proprio titolo. La prima parte del libro è quindi riservata alla narrativa e alla mitologia; la seconda, al contrario, contiene dei brevi trattati sugli insetti e su come venivano considerati da queste culture.

In generale mi sento di dire che questo libro non segue una linea precisa e si rivela essere un insieme di testi non sempre ben amalgamanti tra loro. Tuttavia, si è rivelata in ogni caso una lettura gradevole e curiosa, ricca di racconti molto particolari e interessanti. Anche se, devo ammetterlo, la parte dedicata unicamente agli insetti l’ho trovata abbastanza noiosa.

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