Recensione di “Dove sei, mondo bello”

Titolo: Dove sei, mondo bello
Autore: Sally Rooney
Casa editrice: Einaudi
Genere: narrativa
Pagine: 321
Prima pubblicazione: 2021
Titolo originale: Beautiful World, Where Are You
Gradimento personale: 4/5 ⭐️
“È sempre meglio amare qualcosa che non amare affatto, amare qualcuno che nessuno, e io sono qui, vivo nel mondo, e neanche per un attimo desidero il contrario. Non trovi che a suo modo sia un dono speciale, una benedizione, qualcosa di molto importante?”
Quattro ragazzi sono i protagonisti del romanzo: Alice, Felix, Eileen, Simon. Quattro ragazzi molto simili ma anche molto diversi, sicuramente molto criptici, quasi complementari e necessari l’uno agli altri. È una storia di relazioni, nuove, vecchie e ritrovate, di rapporti umani veri e difficili, fatti di cose non dette, sentimenti forti, rancori non risolti, fragilità e voglia di essere la migliore versione di sé.
La narrazione è costruita su più livelli, tre nello specifico: la vita presente di Alice, quella di Eileen e la loro fitta corrispondenza tramite mail. Questa strategia permette di dare vivacità e scorrevolezza al libro. La corrispondenza tra le due amiche risulta, in alcuni passaggi, troppo riflessiva e poco coerente con l’idea che ci si costruisce dei personaggi; d’altra parte si può però comprendere come il contesto della “lettera” permetta in realtà molte divagazioni e riflessioni casuali e quotidiane. Ho trovato però che gli argomenti trattati, seppur apprezzabili dal punto di vista del loro valore attuale, sociale e morale in alcuni sensi, siano a tratti pesanti e in larga parte evitabili. Questo spazio, dalle sfumature più intime e confidenziali, poteva certamente essere usato in modo differente.
Anche lo stile merita qualche osservazione: è decisamente un tipo di scrittura molto particolare, che salta subito all’occhio dalle prime pagine data anche solo la mancanza dei segni introduttivi dei dialoghi; seppur questa particolarità risulti originale e non impedisca in nessun modo la lettura, l’impressione generale è che comporti un livellamento emotivo dei personaggi.
È evidente già dalle prime pagine come i quattro protagonisti non siano modelli di vita da seguire, per gran parte della storia sembrano farsi vivere dagli eventi piuttosto che rimboccarsi le maniche e assumere un ruolo attivo nella loro vita. Le dinamiche evolveranno notevolmente nel momento in cui scopriranno come il dialogo sincero e trasparente sia la chiave per risolvere tutti i dissapori e liberarsi dalle catene delle cose non dette.
Ci troviamo di fronte a un romanzo che ci propone la verità dei rapporti umani e delle fasi della vita, che possono essere delicate soprattutto quando si arriva ai trent’anni e ci si interroga sul proprio lavoro, sulle amicizie, sulla famiglia e sull’amore. È esattamente in ciò che sta la su bellezza e particolarità, è apprezzabile la volontà di rendere i protagonisti autentici, come se fossero nostri amici o conoscenti.
È una storia bella, reale, che racconta la fragilità ma anche la forza che ci viene richiesta per affrontare noi stessi e le nostre relazioni. È un romanzo che celebra la bellezza di essere al mondo.
