Recensione di “Dracula. Love never dies”

Autrice: Natascia Luchetti
Casa editrice: Delrai Edizioni
Genere: dark fantasy, romance
Pagine: 335
Prima pubblicazione: 2017
Titolo originale: Dracula. Love never dies
Gradimento personale: 4/5 ⭐️
Quanto erano sciocchi gli umani! Nonostante tutte le nozioni apprese nel corso degli anni, non avevano ancora capito che l’essenza del vampiro è miserevole decadenza. Una morte in vita, un trascinarsi di malinconia fino all’infinito, passando di vita in vita, di conflitto in conflitto, divorando esistenze, nascendo e morendo con un sorso di sangue fresco che dopo poco marcisce.
Dracula. Love never dies, pag. 68-69
Ho incontrato “Dracula. Love never dies” sullo stand della Delrai Edizioni all’ultimo Salone del libro di Torino e, dopo mesi, finalmente ho trovato il tempo per leggerlo. Guardando copertina e retro, questo romanzo sembrava totalmente fuori dalla mia comfort zone, ma ho comunque deciso di dargli una possibilità perchè una mia cara amica (nonchè ottima lettrice) lo aveva letto e apprezzato molto; e devo dire di aver fatto decisamente bene a seguire il suo consiglio.
“Dracula. Love never dies” è sia una sorta di proseguo che di ripresa del grande classico. Tutti i personaggi, gli eventi e le tematiche sono state recuperate con fedeltà, ma riproposte in chiave moderna. Nonostante non abbia mai letto l’originale sono riuscita ad apprezzare ugualmente questa nuova versione, e questo per merito dell’autrice capace di guidare il lettore inesperto, senza mai annoiarlo, nei meandri e nelle sfumature del grande classico.
In questo mix tra antico e moderno predomina un’atmosfera dark e lugubre tinta, però, da dolci sfumature rosa. Essendo un’appassionata dell’inquieto ho apprezzato maggiormente quei capitoli più cupi e oscuri, ma non posso negare di aver gradito anche quelle parti più tenere ed emotive. Pur non essendo una fan del romance, Luchetti ha saputo ponderare bene queste due anime del romanzo (da un lato dark, dall’altro romantico) senza mai cadere nel banale o nello smieloso, rendendo questo “Dracula” una lettura gradevole anche per chi, come me, non è avvezzo al genere rosa.
Questa dicotomia tra luce e ombra, morte e vita, crudeltà e dolcezza, non è racchiusa soltanto nei generi che caratterizzano questo romanzo, ma è presente in ogni suo aspetto e sfumatura. Soprattutto nei personaggi. Tutti gli individui coinvolti in “Dracula. Love never dies”, infatti, sono un miscuglio di luce e ombre dove ciò che è bene e ciò che è male perdono i loro contorni ben delineati.
Anche lo stile dell’autrice mi è piaciuto, l’ho trovato gradevole, diretto, ben ponderato e mai banale.
Con “Dracula. Love never dies” ho decisamente fatto un salto nell’ignoto fuori dalla mia comfort zone e mai mi sarei aspettata che un romanzo così distante da ciò che leggo solitamente potesse piacermi e appassionarmi tanto. Ne consiglio assolutamente la lettura agli amanti del gotico e ai fan della celebre figura di Dracula.
